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Premio al percorso verde sulla collina panoramica

Il progetto che ipotizza un percorso urbano sulla collina tra Ponte Vecchio e il Forte Belvedere ha vinto il terzo posto del Premio Paesaggio 2019

Un percorso verde in Oltrarno che partendo dalle sponde del fiume sale fino al Belvedere, è questo uno dei progetti premiati nel Salone dei Cinquecento  a 20 anni dalla Convenzione Europea del Paesaggio davanti ad esperti internazionali riunitisi per discutere la governance, la tutela del patrimonio forestale e agricolo a livello internazionale, gli orizzonti futuri, anche in conseguenza della pandemia per Covid-19 che ha messo in evidenza i rapporti fra il virus ed il modello di sviluppo territoriale.

Il progetto di Maria Chiara Pozzana che si è classificato al terzo posto del premio conferito dall’Osservatorio del Paesaggio della Toscana, presieduto dal professore Mauro Agnoletti, immagina un nuovo paesaggio urbano per la città del futuro.

Una greenway storica, unica al mondo per bellezza e vastità di natura, paesaggi e arte. Il percorso verde dell’Oltrarno "esiste già, l’obiettivo del progetto è di renderlo percorribile e fruibile, attraverso una segnaletica mirata e interventi di restauro-manutenzione, dei percorsi e dei manufatti".

"Da Porta Romana a piazza Poggi, il percorso della greenway diventa un’alternativa all’offerta turistica tradizionale, che si svolge ‘di qua d’Arno’. Oltre ai giardini interessati dal percorso, sarà possibile vistare il museo Bardini, la villa Bardini con le sue esposizioni e numerosi altri manufatti, cosi come la gipsoteca dell’Istituto d’Arte e il futuro museo delle Pagliere".

L’itinerario mira a comprendere anche la villa di Poggio Imperiale con i suoi giardini e le sue sale. "Dal Giardino Bardini al Forte di Belvedere, ai giardini del Bobolino e, attraverso i belvederi che si affacciano su Firenze lungo il viale dei colli, si arriva al piazzale Michelangelo, per poi scendere verso la città. Camminare attraverso secoli di storia è un’esperienza unica, un modo nuovo per vedere la città e, al tempo stesso, riappropriarsi della natura: vivere il sogno di una “città-campagna” e il desiderio di ritorno alla natura".