Attualità

Poste, sciopero totale contro la privatizzazione

I lavoratori degli uffici postali si sono messi in marcia per il mega sit. Mille posti a rischio in Toscana secondo i sindacati

Lo sciopero nazionale è indetto da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl. La manifestazione regionale  Firenze è iniziata con i dipendenti armati di striscioni e magafoni in marcia per le v ie della città. Il mega sit-in è in piazza Repubblica. 

“In provincia di Firenze - ha detto Marco Nocentini, segretario territoriale Cisl Poste - il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione non più sostenibile. Agli sportelli i clienti scaricano tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale, non permette a Poste Italiane di garantire gli standard di qualità concordati con le istituzioni. Vogliamo investimenti concreti sul CMP di Sesto Fiorentino”.

“Inoltre – ha poi aggiunto Nocentini - la nuova organizzazione del recapito a giorni alterni, partita a Prato e Arezzo ormai da alcuni mesi sta producendo grossissimi disservizi, con la corrispondenza che viene consegnata quando va bene una volta la settimana”

La richiesta, quindi è quella di "di fermare le macchine di una riorganizzazione del recapito che è solo tagli - ha proseguito Claudio Bellatti, cordinatore della Slc-Cgil Poste Firenze - vogliamo mantenere tutte le nostre specificità, chiedendo provvedere immediatamente a coprire gli organici minimi e indispensabili negli Uffici postali e vogliamo un progetto e investimenti per realizzare un polo logistico toscano e nazionale con al centro gli spazi e le potenzialità del CMP di Sesto Fiorentino".