Gli occupanti erano per lo più di origine magrebina, romena e albanese.
Tra le persone trovate nello stabile 16 erano già state allontanate l'11 febbraio scorso in occasione di un precedente sgombero.
Per tutti i presenti è scattata la denuncia per invasione di edificio. Dei presenti, 30 erano privi di documenti e sono stati denunciati per violazione degli obblighi in materia di soggiorno.
L'edificio, ha spiegato il questore Micillo, "era diventato rifugio di criminali dediti a furti, rapine e spaccio di droga", che lo usavano "sia come dimora fissa che come rifugio occasionale", spesso "coprendosi tra di loro" in caso di controlli.
"Il primo accesso nell'edificio - ha detto ancora il questore - fu fatto sotto forma di controllo, stavolta agiamo con l'intenzione dichiarata di mandarli via".
La polizia ora ha contattato la società proprietaria dell'immobile a cui è stato intimato di chiudere gli ingressi del palazzo, per evitare che qualcuno possa occuparlo nuovamente.
Secondo Micillo, "è verosimile" che nell'edificio abbiano trovato rifugio temporaneo anche i due malviventi che lo scorso lunedì hanno rapinato una ragazza in via del Romito, puntandole un coltello alla gola".