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Piromane a piede libero, la verità dell'assessore

L'assessore regionale alla salute smentisce che ci siano contrasti fra la Regione e la procura sulla vicenda delle donna che incendia auto e bar

Stefania Saccardi

La donna in questione da tempo appicca incendi e compie atti vandalici in varie zone di Firenze ma soprattutto a Campo di Marte. Dichiarata incapace di intendere e di volere dal Tribunale, dovrebbe essere ricoverata in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive (rems) ma ad oggi non ci sono posti liberi nè in Toscana nè nel resto d'Italia. Alcuni organi di stampa hanno riferito di contrasti fra la Regione e la procura sulla vicenda. Ma l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi smentisce.

"Non c'è nessun contrasto tra Regione e Procura - dichiara l'assessore in una nota - Probabilmente è necessario affinare le procedure rispetto alla chiusura dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo che è ancora in corso e richiede ancora un po' di tempo per sistemare tutti i pazienti".

Attualmente nell'ex opg di Montelupo ci sono ancora 27 internati, di cui 11 toscani  mentre i 16 rimanenti dovranno essere presi in carico dalle Regioni di provenienza.

Nell'unica rems esistente in Toscana, quella di Volterra che accoglie attualmente 27 uomini, sono in corso lavori di ampliamento ed è previsto un aumento di personale per poter ospitare altri internati.

"Stiamo lavorando per aprire un'altra struttura riservata alle misure di sicurezza provvisorie, con un'area destinata alle donne - prosegue l'assessore Saccardi - Proprio ora stiamo prendendo accordi con l'amministrazione locale interessata".

L'assessore ha puntualizzato che la piromane seriale che colpisce a Firenze "non è in carico ai servizi psichatrici".

"Il dipartimento di salute mentale dell'azienda sanitaria Toscana Centro ha firmato una richiesta di accertamento sanitario obbligatorio per la signora, per valutare l'esistenza o meno di una situazione di urgenza psichiatrica -  garantisce Saccardi nella nota - Non appena la signora sarà rintracciata dalle forze dell'ordine, verrà accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale più vicino dove verranno valutate le sue condizioni, in linea con la necessità o meno di un suo ricovero psichiatrico. A quel punto sarà un percorso condiviso con la magistratura".

"A metà luglio riprenderemo il tavolo di coordinamento con la procura, i servizi di salute mentale del territorio e l'amministrazione penitenziaria - conclude l'assessore - in modo da garantire la miglior presa in carico delle persone con problemi di salute mentale, sia nel loro interesse che nell'interesse della collettività".