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Il pino caduto non era a rischio crollo

L'ultimo esame eseguito nel marzo dello scorso anno non aveva evidenziato problemi. Nel crollo è rimasto ferito un uomo

Il prossimo controllo sul pino caduto ieri sera in piazza Fardella, al Salviatino, sarebbe scattato nel 2019. Gli alberi di classe B, quella in cui era stato inserito il pino crollato, devono essere ispezionati infatti ogni tre anni. L'ultimo Vta, acronimo di 'Visual Tree Assessment' era avvenuto nel marzo dello scorso anno. 

Sul caso è intervenuta Alessia Bettini, assessore all'ambiente del Comune di Firenze: "I cambiamenti climatici hanno sicuramente una parte in queste cadute improvvise. In particolare, la pioggia intensa di queste settimane, ma anche il vento, hanno causato sicuramente forti stress agli alberi. Restiamo comunque in attesa dei risultati degli esami da parte dei nostri tecnici".

Il fatto è che, come spiega la Società Italiana di Arboricoltura gli alberi appartenenti "al momento dell'indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell'albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni". 

Nel crollo un passante è rimasto lievemente ferito alla testa e due auto sono state schiacciate.