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Peretola, scioperano gli addetti ai bagagli

Dopo la scelta di Toscana Aeroporti di mettere a gara il servizio di carico e scarico, i lavoratori hanno deciso fermarsi per 24 ore il 29 febbraio

Lo sciopero generale non interesserà solo lo scalo di Firenze ma anche l'aeroporto Galilei di Pisa. A deciderlo sono stati i sindacati interni, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, e Usb che sono in attrito ormai da mesi con Toscana Aeroporti, dopo che la società ha deciso di aprire una gara europea per affidare il servizio di carico e scarico bagagli.

Le ragioni sono contenute in questa lettera scritta dai lavoratori a novembre, quando i sindacati hanno proclamato lo stato d'agitazione.

"Caro presidente Carrai - comincia la missiva -, ci avevamo sperato che le vostre promesse non fossero vane, che davvero avreste creato 2000 nuovi posti di lavoro a Firenze con la nascita di Toscana Aeroporti, e voi non solo lo avete scritto nei vostri manifesti appesi per la città ma anche annunciato in tutte le iniziative pubbliche, l’ultima il 27 ottobre in Piazza della Repubblica a Firenze alla presenza anche del Sindaco e dell’Assessore Regionale ad i Trasporti”

"Il 12 novembre - prosegue la lettera - la dirigenza ci ha annunciato che tutte le attività di stivaggio dei bagagli saranno esternalizzate con una procedura di gara europea, con buona pace di quei lavoratori che ci lavorano e di quei precari che al termine della stagione estiva non hanno visto rinnovato il contratto a tempo determinato”.

“Il paradosso - concludono i sindacati - è che alla nostra richiesta di stabilizzare precari e creare nuovi posti di lavoro, anche attraverso gli strumenti legislativi previsti dal governo, l’azienda ha detto sempre di NO, e si preferisce esternalizzare l’attività. In conclusione, caro Presidente, delle 2000 assunzioni che avete dichiarato non se ne vede traccia, e lo stato di agitazione, l’apertura delle procedure di raffreddamento sono solo le prime iniziative di contrasto a questa iniziativa aziendale ”.