Attualità

Per gestire il Covid servono nuovi spazi urbani

Ne sono convinti gli architetti fiorentini che hanno rivolto un appello per raccogliere testimonianze sulle nuove esigenze dovute all'epidemia

L'emergenza sanitaria sta condizionando la vita dei cittadini costretti ad inventarsi nuovi spazi di manovra e nuovi tempi di reazione, in poche parole una nuova urbanizzazione. L'esempio delle spiagge con ombrelloni su misura e box in plexiglas è oramai ben chiaro, ma a cambiare sono anche le città.

Ad iniziare dalle pedane per la somministrazione di cibi e bevande, dibattute per anni ed oggi superate dalla previsione di concedere ampi spazi di suolo pubblico ai tavolini, per arrivare agli asili nido e scuole, ma anche locali commerciali e postazioni di lavoro. Tutto a distanza di sicurezza con nuove traiettorie di ingresso e uscita, di attesa e di visita con flussi che non si possono incontrare, ad esempio per i musei.

La Fondazione degli Architetti di Firenze ha pensato di raccogliere i contributi di imprenditori, economisti, filosofi, artisti e di tutti coloro che possono raccontare come stiano vivendo questo periodo e quali siano i nuovi conflitti e le prospettive dal loro punto di vista. “Siamo convinti che la contaminazione tra le varie competenze giochi un ruolo chiave nell'individuazione di nuovi indirizzi e sia l'unico approccio in grado di suggerire soluzioni creative alle criticità" ha detto la presidente Colomba Pecchioli.

si chiama #chipensacosa, la piattaforma in cui saranno raccolti i contributi per indagare i possibili scenari che si aprono sul futuro in seguito all'emergenza coronavirus, un terreno di dibattito e confronto che ispirerà una contaminazione e un dialogo interdisciplinare tra le diverse professionalità coinvolte. La Fondazione ha avviato un'indagine aperta chiedendo la partecipazione attraverso brevi video racconto. Sono diversi i soggetti a cui è stato chiesto di inviare il proprio contributo e sono già iniziate ad arrivare le prime risposte: i video sono raccolti sul sito della Fondazione.