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Pazienti Covid da monitorare dopo la malattia

Il direttore di fisiopatologia respiratoria del Palagi di Firenze ha spiegato l'importanza di seguire i pazienti dal punto di vista respiratorio

Un nuovo ecografo di ultima generazione, per diagnosi più veloci ed accurate, è arrivato nel reparto di cure intermedie Covid 19 dell’ospedale Piero Palagi di Firenze. 

“Questo ecografo - ha spiegato Walter Castellani, direttore fisiopatologia respiratoria dell’ospedale Palagi - sarà molto importante per la diagnosi, ma anche per un ambulatorio post Covid, per seguire i pazienti dopo la fase acuta della malattia, perché sicuramente avranno delle ripercussioni dal punto di vista respiratorio. Abbiamo visto che ci sono delle fasi di riacutizzazione della malattia. Una volta stabilizzati e dimessi i pazienti, c’è il rischio che si presenti una fibrosi polmonare e poi un deficit respiratorio. Quanto grave dipende dai soggetti, che andranno seguiti nel tempo. Questo ecografo sarà molto utile nel follow-up per stabilire in tempo reale, durante la visita, lo stato del paziente ed evitare o dilazionare nel tempo gli esami, come radiografie e tac”.

Si tratta di un acquisto reso possibile grazie alla nuova donazione della Fondazione CR Firenze alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus. Oltre all’ecografo già consegnato, sono in arrivo quattro monitor paziente IntelliVue MX450 e quattro telemetrie ECG per acquisizione ACG e SpO2 Philips per il reparto di cardiologia dell’ospedale Santa Maria Nuova, ora riallestito a reparto di Subintensiva per emergenza Covid 19.