Lavoro

Part time aeroportuali, indennità appese a un filo

Rischiano di restare senza una tantum statale e senza indennizzo regionale, sono i part time ciclici verticali che operano negli scali toscani

Il caso dei lavoratori part time ciclici verticali cresce anche in Toscana dove oltre agli operatori scolastici ci sono anche gli aeroportuali. Si tratta di lavoratori soggetti a periodi di mancato reddito che rischiano di restare senza indennizzo statale o regionale.

Di indennizzo statale ha parlato la Usb segnalando nelle scorse ore il mancato accoglimento delle domande presentate per ottenere la indennità una tantum di 500 euro, di ristori regionali ha parlato oggi la consigliera regionale Irene Galletti in merito al trasporto aereo. 

La capogruppo del Movimento 5 Stelle ha scritto al presidente della Regione Toscana segnalando il "mancato rispetto degli impegni sottoscritti in due diverse mozioni, e approvati dal Consiglio Regionale, in favore dei part time ciclici del settore aeroportuale che lavorano negli scali di Pisa e Firenze".

“Esattamente un anno fa veniva approvata una mozione che impegnava la Giunta toscana a riconoscere a questi lavoratori forme di indennizzo per ristorare e compensare il periodo in cui il loro reddito è stato diminuito o azzerato dalla crisi causata al settore dal Covid19. Un atto che chiedeva, inoltre, la creazione di programmi di aggiornamento, formazione e upskilling, associati a forme di indennità di partecipazione, una modalità di sostegno che la Regione poteva attuare direttamente senza il coinvolgimento del governo centrale. Oltre a questo si richiamava anche l’opportunità di mantenere gli impegni già assunti per avviare una revisione normativa in sinergia col governo e tramite il coinvolgimento delle parti sociali, con lo scopo di migliorare la condizione retributiva e previdenziale di questi lavoratori oggettivamente inquadrati in una modalità atipica. Esprimo solidarietà ai lavoratori e richiamo il presidente Giani ai suoi impegni, chiedendo in una lettera che venga quanto prima dato seguito a quanto disposto dagli atti che il Consiglio Regionale, organo sovrano della Toscana, ha votato e approvato".

Nel 2022 Filt Cgil Uiltrasporti, Ugl trasporto aereo, Usb lavoro privato erano intervenute sul tema durante una protesta perché in seguito ai due anni di pandemia tanti addetti hanno perso il contatto con gli scali a causa del mancato richiamo in servizio dei lavoratori stagionali e per il poco utilizzo dei part time, negli anni critici 2020 e 2021.

"Nonostante le nostre richieste di definire percorsi di stabilizzazione dei part time involontari, verticali e ciclici che operano da molti anni nei 2 scali di Firenze e Pisa, le aziende non hanno risposto. I lavoratori del settore, che oggi combattono con mille inefficienze, sono stati fra i più colpiti dalla pandemia per la mancanza di lavoro che ha prodotto anche il peggioramento delle loro condizioni economiche, ma nessuna misura è stata definita per loro, mentre le poche misure a sostegno del settore sono state destinate alle società e aziende che operano in questo ambito, ricordando a questo proposito che anche il gestore Toscana Aeroporti ha beneficiato di fondi regionali nel momento di picco della crisi pandemica" sottolineavano in una nota congiunta i sindacati.