Attualità

Se il ritorno alla normalità inizia dal caffè

La città d'arte torna a popolarsi di turisti e l'occhio cade nuovamente sugli scontrini delle consumazioni. Tutto come prima insomma, o quasi

Un caffè a 3 euro può essere definito un "ritorno alla normalità"? E' il costo segnalato a QUInewsFirenze per una tazzina bevuta al tavolo non in una location esclusiva ma a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella, a Firenze.

L'ultimo fine settimana ha fatto registrare un record di presenze con lunghe file fuori dai musei e molte persone a passeggio nel centro storico e nei locali dove l'occhio è tornato a cadere sul conto, croce e delizia dell'ospitalità italiana. 

La bevanda più amata è da sempre una cartina tornasole per l'economia del Paese perché è sotto gli occhi di tutti e nel paniere dei beni occupa un posto di riguardo. Se è vero che è sempre più difficile trovare una tazzina ad 1 euro, equivalente sempre e comunque a 1.936,27 lire, è vero anche che esistono dei casi limite per le piazze più famose e le location più esclusive dove nonostante la contrarietà dei consumatori certe maggiorazioni sono oggi più "tollerate". 

Adesso che i turisti sono tornati sembrano un lontano ricordo i cestini di vimini lasciati nelle strade per raccogliere beni di prima necessità a disposizione dei passanti bisognosi. 

Il caffè sospeso, l'usanza partenopea di lasciare una tazzina pagata, si fa sempre più pesante e rispecchia ancora una volta l'andamento dei prezzi che dopo l'emergenza sanitaria continuano a crescere.