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Palestra multata per Covid "Ma erano all'aperto"

“Ingiusta la multa se gli atleti si allenano all'aperto” è la linea del consigliere Alessandro Draghi intervenuto sul caso a Palazzo Vecchio

Una palestra fiorentina a metà Novembre è stata sanzionata dalla municipale con 400 euro di multa e la sospensione dell'attività perché alcuni atleti sono stati sorpresi a svolgere un allenamento all'interno del cortile, il caso è finito in Consiglio comunale.

“La contestazione della municipale ai danni delle palestre ammonta a 400 euro; punizione gravosa e spropositata” è quanto ha sostenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi 

“Quattro atleti si allenavano nella corte interna all'aria aperta, rispettando il distanziamento sociale - ha detto draghi - quindi non solo la multa è esagerata ma anche la sanzione accessoria che prevede la sospensione dell'attività. Eravamo ancora in zona arancione, la corte interna della palestra misura 200 metri quadrati e al momento del controllo erano presenti solo 4 atleti, per cui la distanza di sicurezza era ampiamente rispettata. Mi auguro che il ricorso presentato dalla società sportiva dilettantistica con le valide motivazioni contenute, sia accettato".

Draghi ha aggiunto "Ho verificato che il ministro dello Sport Spadafora aveva pubblicato le domande frequenti sull'argomento sul sito del Ministero e sulla pagina Facebook in cui è indicato che: le attività di palestra sono da ritenersi proibite solamente quelle al chiuso. Ho voluto appurare se è intenzione sanzionare ancora le società sportive o palestre che permettono l'esercizio all'area aperta dei loro iscritti. Queste ultime, insieme alle piscine e ad altre categorie hanno pagato e stanno pagando un prezzo troppo caro dovuto all'epidemia da Covi-19, la pubblica amministrazione le agevoli, non le ostacoli”.