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Palazzo Vecchio vince la partita sui bus turistici

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Firenze che aveva chiesto la sospensiva della sentenza del Tar sulle tariffe e sui contrassegni

Palazzo Vecchio ha segnato un punto e incassa la vittoria al Consiglio di Stato che ha definito pienamente legittima la delibera del 2016 che istituiva i nuovi contrassegni di accesso V e Z per i servizi di transfer eliminando gli abbonamenti P e Q e modificava le tariffe per i ticket di ingresso alla ztl dei bus turistici. Lo spiega il Comune stesso in una nota. 

Il Consiglio di Stato ha concesso, come chiesto dal Comune, la sospensiva delle ordinanze con cui il Tar aveva bocciato l’atto accogliendo i ricorsi di alcune imprese di trasporti.

A febbraio, dopo le sentenze del Tar, il Comune aveva approvato una nuova delibera per disciplinare transitoriamente l’accesso alla Ztl dei bus turistici. In questo modo erano stati reintrodotti fino al 1 settembre gli abbonamenti P e Q, cioè i contrassegni che consentivano gli accessi temporanei in città per esempio per trasporto passeggeri, stazioni ferroviarie, strutture ricettive, manifestazioni fieristiche e congressuali.

Palazzo Vecchio aveva però anche deciso di impugnare le sentenze del Tar di fronte al Consiglio di Stato facendo richiesta di sospensiva. E, allo stesso tempo, è partita la concertazione con le società dei bus. 

Poi è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato con cui è stato accolto il ricorso del Comune e concessa la sospensiva dell’ordinanza del Tar.