Attualità

Per Palazzo Strozzi l'anno del Covid è digitale

Con l'insorgere della pandemia, anche la Fondazione ha dovuto riconfigurare il rapporto con il pubblico. Il rapporto attività 2020 ne reca l'impronta

Palazzo Strozzi

Un rapporto diverso col pubblico, incentrato soprattutto sul digitale: è lo scatto avanti che la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze ha dovuto effettuare nel corso del 2020 segnato dal Covid-19, con rapporti se non rarefatti certamente distanziati e la necessità di riconfigurare le attività. Il mutamento è stato oggi oggetto della presentazione del rapporto annuale sulle attività della Fondazione. 

I proventi dell'anno sono stati complessivamente 5,6 milioni di euro, 2,4 dei quali (42%) da risorse private, 2,3 milioni (41%) da risorse pubbliche e 900mila euro da ricavi propri, come la vendita di biglietti. I costi sono stati invece pari a 5,1 milioni. Quanto alle attività educative, queste hanno coinvolto oltre 35.000 persone.

Al capitolo mostre, tra Febbraio e Novembre 2020 Palazzo Strozzi ha ospitato Tomas Saraceno. Aria, la mostra a cura di Arturo Galansino dedicata all'artista contemporaneo che ha raggiunto 60.000 visitatori. L'11 Marzo poi, dopo la chiusura di musei e mostre in tutta Italia sopraggiunta col primo rigoroso lockdown, è stato lanciato il progetto online In contatto: il blog del sito palazzostrozzi.org si è trasformato in una piattaforma di testi, immagini, video e storie a disposizione di tutti.