Attualità

Se omofobia è mobbing apre lo sportello

L'iniziativa è di Cgil che la annuncia in occasione della giornata mondiale contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale

Una bandiera arcobaleno simbolo del no alle discriminazioni

Se omofobia è mobbing, allora c'è lo sportello di Cgil Firenze. L'iniziativa del sindacato, realizzata in collaborazione col progetto Anemone che si occupa di contrasto alla violenza e alle discriminazioni sulle persone Lgbtqia+ è annunciata oggi in occasione della giornata mondiale contro l’omobitransfobia e mira al contrasto ai fenomeni di discriminazione o mobbing sul posto di lavoro a causa dell’orientamento sessuale o identità di genere.

Non manca il riferimento al decreto legge contro l'omofobia d'iniziativa del deputato Pd Alessandro Zan: "Non possiamo più aspettare: è necessaria una legge seria contro l’omofobia - scrive il sindacato in una nota - che dia sostegno alle vittime e che preveda centri antiviolenza. In poche parole, è necessario che il Ddl Zan venga approvato, senza più ritardi e senza modifiche al testo. Il tema è di notevole importanza e come Cgil abbiamo il dovere di farci portatori e portatrici di un modello di società inclusivo e senza discriminazioni".

Il progetto di attività di sportello prevede "un primo ascolto e accoglienza rivolto alle soggettività appartenenti alla comunità Lgbtqia+ che si trovano a vivere situazioni di violenza fisica, psicologia, economica e sessuale". Il centro si avvarrà anche di una rete di collaborazioni esterne: "Come Cgil Firenze e Sportello Donna chiama Donna abbiamo infatti dato la nostra disponibilità per fronteggiare atti di discriminazione o mobbing sul posto di lavoro o nei contesti di accesso al lavoro a causa dell’orientamento sessuale o identità di genere. Aderiamo con orgoglio a questo progetto: è un grande passo e finalmente qualcosa sta cambiando".