Attualità

Offese razziste al candidato sindaco Mustafa Watte

Gli esponenti di "Punto e a Capo" Albini, Cariglia e Cioni sono intervenuti: "Sul razzismo, a Firenze, destra e sinistra pari sono?"

Tea Albini, Nicola Cariglia e Graziano Cioni sono intervenuti per commentare "alcune reazioni di stampo razzista alla candidatura di Mustafa Watte a Sindaco di Firenze".

"Radio, Televisione e Giornali hanno dato grande rilievo alla candidatura di Mustafa Watte a Sindaco di Firenze, presentata da Punto e a Capo. La risonanza, i molti apprezzamenti e le critiche confermano, a nostro avviso, che Punto e a Capo ed il suo Candidato Sindaco sono riusciti ad instaurare un dialogo con la città. Fino ad ora tutta l’attenzione si è rivolta verso la doppia sfida rappresentata dalla scelta del candidato sindaco: l'idea del rinnovamento e, contemporaneamente, di una gestione dell'immigrazione che, nel rispetto delle regole, è ben lontana dalla rappresentazione che ne fa una campagna isterica e interessata, tutta volta a strumentalizzare il fenomeno a fini elettorali".

"Ci aspettiamo che, nel proseguo della campagna elettorale, altrettanta, se non maggiore, attenzione sia riversata sul programma per Firenze di Punto e a Capo, il solo già reso noto fra quelli dei partiti che parteciperanno alla contesa elettorale del 26 maggio. Un programma basato su alcuni punti cardine: la dignità delle persone, soprattutto quelle deboli per età o per malattia; la sicurezza e la visione di una Firenze non rinchiusa in se stessa ma motore di un'area più vasta (fino a Prato, Pistoia, Empoli) nella quale si possa vivere come in una sola città".

"Nel frattempo, abbiamo dovuto constatare un aspetto delle reazioni alla candidatura di Punto e a Capo: Mustafa Watte, oltre ai tantissimi apprezzamenti, ha ricevuto attacchi beceri e stupidi di stampo razzista. Non sappiamo se da destra o da sinistra. Sappiamo che nessuno ha avuto da obiettare nè a destra nè a sinistra. Tutto ciò ci fa capire quanto lunga sia ancora la strada da compiere e quanto giusta sia stata la nostra scelta di affrontare la sfida per Palazzo Vecchio da soli e con le nostre idee".