Cronaca

L'odissea di venti pakistani per l'asilo politico

Denuncia di Usb: "Procedure bloccate, strano e preoccupante scaricabarile" tra prefettura e questura. Le persone dormono in strada da un mese

L'Usb Firenze ha denunciato la situazione che da tempo vivono una ventina di richiedenti asilo pakistani.

Il sindacato ha sottolineato che c'è uno "strano e preoccupante scaricabarile" che sta impedendo al gruppo di richiedenti di "formalizzare la richiesta di protezione internazionale"

I pakistani sono arrivati in Italia dalla terraferma e da due mesi si trovano a Firenze. Dopo identificazione in questura i dati sono stati trasmessi alla prefettura, hanno spiegato dal sindacato, che ha rimarcato che fare richiesta di protezione è un diritto sancito dalla Convenzione di Ginevra. 

Secondo Usb "ad oggi la prefettura sta impedendo a queste persone di formalizzare la richiesta di protezione rimbalzandoseli con la questura".

I sindacalisti hanno aggiunto che questa situazione sta "producendo un stato di abbandono totale di queste persone in cerca di protezione internazionale, come se l'attuale Governo in carica avesse già modificato da più di due mesi la legislazione in merito all'accoglienza". 

I venti dormono in strada da un mese perché, senza protezione internazionale, non possono ad esempio accedere ai servizi dell'Albergo popolare.

Usb ha auspicato che si tratti di un equivoco, da risolvere a breve.