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Nuove piste, ecco dove arrivano le amate e odiate ciclabili

Le ultime arrivate hanno creato polemiche e grattacapi. Firenze ha un rapporto di amore ed odio con le sue piste ciclabili in sede protetta

Quasi 3 milioni di euro per 5.000 metri di nuove piste ciclabili per la città di Firenze, i fondi sono previsti nel Pnrr e sono destinare a sviluppare quella rete detta "alternativa" ma sull'impianto urbanistico "parallela" alla mobilità ordinaria.

Le ultime piste ciclabili realizzate hanno sollevato polveroni di polemiche tra piazza Alberti - via Scipione Ammirato e San Jacopino - Via Toselli dove il numero dei posti auto, l'ampiezza della carreggiata ed il passaggio commerciale hanno pesato più dei metri rossi a disposizione di una mobilità sicura in sede protetta.

Sono tre i nuovi progetti in ambito Bicipolitana

Nuove piste ciclabili in via Perfetti Ricasoli, via Famiglia Benini, via Salvator Allende, via Matteucci, piazza Artom, via Almerigo da Schio, viale Guidoni e via dell'Argingrosso per circa 2.300 metri. 

Nuove piste anche in viale Nenni, via del Caravaggio, piazza Puccini, via delle Cascine, via Tartini, viale Redi, via Maragliano per altri 4.000 metri.

Nuove piste anche in via Generale Dalla Chiesa, e alla Stazione di Rovezzano per 1.300 metri nell'ambito della Ciclopista dell'Arno il piano della Regione Toscana per creare un percorso ciclabile tra Stia e Marina di Pisa. 

Firenze la sedicente città ciclabile

Firenze è oramai da alcuni anni una città ciclabile "sedicente" con un ruolo da leader che ha acquisito sul campo attraverso il Mondiale di ciclismo del 2012 e che ribadisce oggi con la prossima partenza del Tour de France con la tappa Firenze - Rimini ma sotto l'aspetto delle recensioni resta indietro nei confronti di Ferrara, Ravenna o Mantova dove le due ruote non si misurano in numeri e medaglie ma in stile di vita. A Ferrara, ad esempio, le biciclette sono rispettate. Le due ruote hanno un posteggio in strada e molto spesso sono lasciate senza lucchetto fuori dai negozi per gli acquisti nel vicinato. Ma anche in Lombardia ci sono stati esempi di parcheggio strutturale per biciclette come i box stop and go di Brescia o Bergamo. In Emilia Romagna si sceglie una bicicletta prediligendone la qualità, il marchio italiano, la comodità di guida. A Firenze si acquista la bicicletta più brutta per non farsela rubare. Se vi pare la stessa cosa.