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Nuova vita per la fonte alchemica dell'Orticoltura

Restauro in corso dopo anni di abbandono. La vasca si trova davanti al Tepidarium del Roster, la serra in ghisa e vetro lungo la ferrovia Firenze Roma

Lavori di restauro in corso per una delle fontane del Giardino dell'Orticoltura, definita "alchemica" forse per l'amorfa base spugnosa che ospita il gioco d'acqua e che ricorda l'interno delle grotte Buontalentiane.

Da anni secca e lasciata all'abbandono, la fontana a vasca circolare è rimasta sempre in bella vista sulla facciata del Tepidarium che negli ultimi mesi ha ripreso vita ospitando eventi come la Mostra dei Fiori della Società dell'Orticoltura, cerimonie pubbliche e private e mercatini di artigianato.

Il Tepidarium, simbolo del Giardino dell'Orticoltura è opera dell'ingegnere e architetto Giacomo Roster che disegnò una serra straordinaria, in vetro e ghisa lavorata e fusa a Pistoia.

All'interno della serra si trovano due vasche con rocce spugnose realizzate da Francesco Marini, omaggio all'architettura manierista. E' ipotizzabile dunque che anche la spugna della fonata sia opera del Marini.