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Novella-Foster, people mover è la scelta migliore?

Lo domanda ​Fit-Cisl che evidenzia le criticità del progetto sul collegamento della nuova stazione Foster con la storica stazione Santa Maria Novella

Stazione Foster e Stazione Santa Maria Novella saranno distanti al termine dei lavori per il nodo dell'Alta Velocità, la Fit Cisl ha sollevato un quesito stimolando così un ulteriore dibattito sulla grande opera attraverso l’intervento del segretario generale Fit-Cisl Toscana, Franco Fratini "Fit-Cisl nutre seri dubbi che il People Mover sia il veicolo ottimale per collegare la nuova stazione Foster a Firenze Santa Maria Novella".

Le due infrastrutture sono separate da mille metri, 1 chilometro, ma tanto basta per avere richiesto un progetto di collegamento che non contempla la tramvia come navetta tra le due stazioni ma un people mover.

Il segretario ricorda che "Ferrovie ha pubblicato un bando per 1,1 miliardi per individuare la società che dovrà realizzare la galleria e la nuova stazione AV Foster di Firenze. Non è simpatico ricordarlo, ma la Fit aveva già denunciato, in tempi non sospetti, che la società di scopo di FSI, Infrarail Firenze, non era in grado di realizzare i lavori del sottoattraversamento, anche perché non titolare delle apposite licenze per questo specifico lavoro".

"Abbiamo letto - dice Fratini - le preoccupazioni del sindaco Dario Nardella che dichiara “non c’è un euro sul People Mover”, riferito appunto al bando. Su questa soluzione trasportistica una riflessione è d’obbligo. La breve distanza da coprire, gli altissimi costi di realizzazione e il rischio, anche solo parziale, che la costruzione di questa infrastruttura vanifichi il principio ispiratore di tutta l’opera impone a tutti una attenta e approfondita analisi, scevra da ogni preconcetto.

"Il People Mover occuperebbe gli attuali binari 1 e 1A riducendo la capacità e l’efficienza della Stazione Santa Maria Novella. Prima di svincolare questa infrastruttura a Ferrovie, è necessario effettuare uno studio, sia con l’attuale traffico treni, ma principalmente prevedendo anche il possibile e auspicato sviluppo del traffico pendolari. Bisogna capire la reale perdita in capacità ricettiva di Santa Maria Novella e, alla luce di questi dati, dei costi e del tragitto da percorrere, valutare se questa soluzione rappresenti l’ottimale o meno. Non possiamo da una parte realizzare il tunnel AV per liberare i binari a favore dei treni regionali e dall’altra parte creare un nuovo imbuto sopprimendo due binari, e vanificando in parte i risultati che si otterranno con la realizzazione del tunnel AV. La Fit-Cisl ritiene opportuno, vista anche la compresenza di altri vettori, come la fermata Redi della Tranvia T2, valutare anche altre soluzioni. La realizzazione un tunnel leggero, in sotterranea o di superfice per trasportare i viaggiatori con due tapis roulant da 400 metri ciascuno, dando anche l’idea di essere in una stazione unica, circondata da negozi e altri servizi per gli utenti, potrebbe essere un’altra soluzione".