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Nove proposte per far ripartire le città d'arte

Il dossier lo ha presentato il sindaco di Firenze Dario Nardella al Governo. Tra le misure il taglio di Trai e affitti commerciali, fiere entro Luglio

Nove proposte per la ripartenza delle città d'arte, sono quelle presentate da Firenze al governo e illustrate durante un incontro tra il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, e la sottosegretaria, Anna Ascani, con il sindaco Dario Nardella e l'assessore al Bilancio, Federico Gianassi. 

Per le città d'arte è stato un anno assai duro, Firenze ha visto una contrazione del turismo mai vista prima, con il Centro studi turistici che stima un calo di oltre il 60% in Toscana nel 2020. 

Nel dettaglio Palazzo Vecchio chiede una norma per alleggerire gli affitti commerciali. "Proponiamo un intervento normativo che garantisca una riduzione del 50% del canone per il conduttore, riconoscendo al locatore di ripianare parte delle perdite con una tassazione agevolata con cedolare secca al 10%". 

Scorrendo l'elenco il Comune vuole "una data certa per la riapertura delle fiere internazionali, che non superi il primo luglio 2021". Il settore, infatti, "rappresenta un volano per tante altre realtà: dai tassisti, agli albergatori fino ai ristoratori e i commercianti". 

E ancora, al punto tre c'è "l'introduzione del passaporto sanitario europeo il prossimo 15 Giugno, anche solo in forma cartacea se non dovesse essere terminato il percorso tecnico di digitalizzazione". 

Si chiede, ancora, di "istituire un sistema che permetta anche in zona arancione e rossa di aprire i ristoranti per le consumazioni sul posto. Come accade già per i viaggi internazionali, si propone di consentire, a chiunque presenti il certificato di vaccinazione o un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti, di poter consumare in un ristorante, restringendo le limitazioni attualmente previste". 

Il Comune ripropone anche il "sostegno economico alle imprese in difficoltà con la collaborazione degli enti locali". La proposta, varata da Alessandro Petretto e da Lucia Aleotti di Menarini, consiste in un credito d'imposta del 110% da riconoscere alle persone fisiche e giuridiche che intendono sostenere indirettamente le Pmi del proprio territorio.

Serve poi una norma "che sospenda o riduca fortemente la Tari 2021 per le attività economiche". Infine si chiede di "uniformare i criteri di chiusura dei negozi fisici con quelli ambulanti" e "supportare economicamente le categorie piu' colpite attraverso il blocco del versamento dei contributi previdenziali".