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Notte senza bus e i fiorentini restano a piedi

I passeggeri sono aumentati con la ripresa degli eventi ma gli autobus sono rimasti fermi, gli autisti hanno chiesto di ripristinare le corse serali

Il servizio notturno del trasporto locale è ancora fermo, sospeso a causa dell'epidemia non è ancora stato riattivato. Dopo il tramonto risulta difficile spostarsi nella Città metropolitana, una situazione avvertita dall'utenza e segnalata agli autisti che sono intervenuti per fare pressione sull'azienda.

I sindacati hanno chiesto ad Ataf "Il ripristino del servizio notturno, iniziando prima possibile in modalità provvisoria con turni di corse straordinarie e, successivamente dal 18 luglio, con la nuova programmazione del servizio in maniera stabile".

I delegati sindacali hanno spiegato "La riapertura delle attività di ristorazione e culturali, incoraggiano le persone a muoversi in orari notturni senza poter usufruire del servizio di trasporto pubblico su gomma. Dopo le 22 risulta impossibile potersi spostare in autobus da Firenze a Sesto Fiorentino o a Fiesole. Allo stesso modo, dopo le 22, risulta scoperto il presidio ospedaliero di Ponte a Niccheri". Inoltre "Il ritorno del turismo potrebbe essere “frenato” dalla mancanza di servizi come quello del trasporto pubblico, dato che molte strutture ricettive situate nel territorio metropolitano rischiano di non avere adeguati collegamenti".

Gianluca Mannucci, coordinatore della Rsu Ataf Fit-Cisl ha sottolineato "Pur mantenendo altissima l'attenzione nei confronti del virus con le relative contromisure, come Rsu riteniamo sia il momento di ripristinare il servizio notturno di Ataf. Questo comporterebbe un vantaggio sia per le persone di tutta l'area metropolitana, le quali potrebbero muoversi con i mezzi pubblici anche in orari serali e notturni, sia per i lavoratori Ataf che avrebbero un aumento della produzione del numero dei turni giornalieri, ritornando sui loro livelli normali del periodo estivo. La ripartenza del lavoro, dell'economia, della cultura e della socialità non possono assolutamente prescindere dal servizio di trasporto pubblico"