Attualità

Non convince il tunnel in curva tra tav e tram

Comitati all'attacco del passante ferroviario con il dito puntato soprattutto nei tratti in curva, attorno a via Masaccio e via Don Minzoni

I Comitati fiorentini sono tornati all'attacco sul progetto del passante ferroviario dell'Alta Velocità puntando il dito sui tratti in curva, come sull'asse Masaccio - Don Minzoni, dove è previsto anche l'interramento della nuova linea del tram.

Tiziano Cardosi dei No Tunnel fiorentini ha spiegato a QUInewsFirenze "Il tratto sul quale richiamiamo attenzione è particolarmente delicato perché il passante che curva in sotterranea dalla sede ferroviaria di Campo di Marte verso viale Don Minzoni attraversa la ex sede del Meyer e l'abitato presso il centro commerciale di via Masaccio fino all'intersezione con Don Minzoni dove al tempo stesso ci sarà la rampa discensionale che porterà il tram verso le Cure e viale dei Mille, e si tratta di andare in profondità di 15 metri per le paratie di contenimento" la zona di attrito tra le infrastrutture preoccupa gli ingegneri del Comitato.

I No tav sottolineano inoltre "la sciagurata decisione di scavare le due gallerie parallele con una sola fresa, scelta autorizzata da un Osservatorio Ambientale dalla poca trasparenza e dalla mancanza di terzietà; agli esperti del settore è noto che procedere con una sola fresa provocherà, allo scavo della seconda galleria, cedimenti superficiali del 50% superiori a quelli previsti se lo scavo fosse realizzato con due frese parallele". Inoltre "Un altro elemento volutamente ignorato è la sottovalutazione dei cedimenti che lo scavo di gallerie provocherebbe, soprattutto nei tratt, in curva, attorno a via delle Ghiacciaie e nella zona Masaccio-Don Minzoni dove i tunnel rasenterebbero gli scavi del sottopasso tranviario".

Il Comitato ha poi citato alcuni casi di scuola "Tra i problemi che questi scavi hanno prodotto anche recentemente: il crollo dell’archivio di stato a Colonia del 2009, il crollo di un intero edificio a Riva di Chiaia a Napoli nel 2013, il “fornello” che inghiottì alcuni olivi nei pressi di Giogoli durante lo scavo della terza corsia dell’autostrada, a Bologna il sottoattraversamento, fu interessato dal crollo di una galleria con una voragine di 15 metri,a Palermo i lavori per il passante ferroviario sono fermi da anni e si potrà terminare la realizzazione del tunnel solo demolendo alcuni edifici".