Attualità

"No alle classi pollaio", insegnanti in protesta

Manifestazione davanti all'ufficio scolastico regionale per chiedere la riduzione del numero di alunni in classe e investimenti per la scuola pubblica

Mobilitazione anche a Firenze degli insegnanti per dire basta alle classi "pollaio" con la riduzione del numero di alunni per classe e all'incremento degli spazi scolastici e dell’organico di docenti e personale Ata. Il presidio è stato organizzato da Priorità alla scuola e Cobas, davanti all'ufficio scolastico regionale.

Oltre a Firenze, la manifestazione di protesta è stata organizzata in altre città toscane e italiane, tra queste Firenze, Massa Carrara e Pisa.

"La pandemia - scrivono gli organizzatori - ci ha insegnato che le classi non devono essere sovraffollate e che le scuole necessitano di maggiori spazi e diffusi nel territorio anziché di enormi plessi che attirano un bacino di utenza troppo ampio. È necessaria una completa inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni: come per la sanità pubblica, la pandemia ha avuto l'effetto di certificare la dissennatezza dello smantellamento di tutti i servizi pubblici, che si traduce in riduzione di diritti fondamentali di cittadinanza".

"Si chiede la revisione immediata dei criteri per la formazione delle nuove classi, fissando a venti il tetto massimo di studenti per classe e investimenti dedicati alla riduzione significativa del numero di alunni per classe con il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA e la tempestiva stabilizzazione degli insegnanti precari".

Tra le altre cose le richieste vertono anche verso il potenziamento del trasporto locale dedicato agli studenti, screening costanti in tutte le scuole superiori sul modello della Regione Toscana, un accesso rapido ai tamponi per tutta la popolazione scolastica e un tracciamento efficace all'interno delle scuole.