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Stop alle licenze e i commercianti esultano

La decisione del Comune di non concedere nuove licenze a alberghi e ristoranti per tre anni piace a Confcommercio: "Serve una corretta concorrenza"

Il centro storico, spiegano i commercianti riuniti nell'associazione di categoria, è un formicaio di luoghi destinati alla ristorazione e all'alloggio dei turisti. Per questo a Confcommercio è piaciuto l'annuncio del sindaco Nardella di mettere un freno alle licenze per i prossimi tre anni. 

"Delle circa 3.400 aziende di somministrazione del comune di Firenze iscritte ai registri camerali, la maggior parte è concentrata nel centro storico, dove bar, ristoranti e simili negli ultimi cinque anni sono addirittura triplicati - spiega in una nota l'associazione - il regolamento urbanistico resta ad oggi l'unico strumento in grado di controllare questo sviluppo esagerato, per riportare il mercato e la concorrenza dentro alvei accettabili. Non solo: per salvaguardare il decoro e l''immagine della nostra città. Per questo ci piace la posizione forte assunta dalla Giunta Nardella". 

C'è però un aspetto su cui secondo Confcommercio è bene aggiustare il tiro: "Il veto ai nuovi alberghi in centro non deve tradursi in una proliferazione esasperata di altre forme di ricettività, magari non professionali e quindi meno controllabili. Ci riferiamo per esempio al fenomeno dei bed & breakfast o degli affitti turistici, che innescano un tipo di economia spesso in ombra, con impatti occupazionali minimi a differenza degli alberghi".