Cronaca

Siccità, niente acqua potabile per annaffiare

Ordinanza anti sprechi di Palazzo Vecchio per limitare il consumo di acqua dopo la proclamazione dello stato di emergenza per la siccità

La pioggia e i temporali di ieri sono stati un'illusione e già si sapeva in partenza. Un episodio in mezzo alla penuria di precipitazioni che ha contraddistinto tutta la primavera: nei mesi scorsi, infatti, si è registrato un dimezzamento delle piogge rispetto alla media. 

Ora anche Palazzo Vecchio ha deciso di correre ai ripari e, dopo il decreto del presidente della Regione Enrico Rossi che ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Toscana per la siccità, è stata firmata l'ordinanza che impone di evitare gli sprechi. L'acqua, si legge nell'ordinanza, potrà essere utilizzata "esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari''. 

Dunque fino a quando persisterà il problema, i cittadini sono invitati ''ad un uso estremamente accorto dell'acqua fornita da pubblico acquedotto'' e devono adottare ''ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio'', limitando ''il consumo di acqua potabile domestica al minimo indispensabile''. Niente rubinetti né fontanelle pubbliche aperte dopo l'uso e niente innaffiamento di giardini, prati e orti con l'acqua potabile. Stesso divieto, ovviamente, anche per il lavaggio delle auto, delle moto e di cortili e piazzali. 

Non si possono neanche riempire le vasche da giardino, le fontane ornamentali anche se dotate di impianto di ricircolo dell'acqua. Pena: multe salate da parte della polizia municipale che è incaricata dei controlli.