Lo ha deciso la giunta di
Palazzo Vecchio dando il via libera al disciplinare presentato
dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini in attuazione
del regolamento per la tutela e il decoro del centro storico approvato
dal Consiglio comunale a gennaio scorso.
“Vogliamo che a Firenze vinca la qualità – ha detto Bettarini –
Una scelta che stiamo portando avanti in tutti i settori, a partire
dall’approvazione del regolamento per la tutela del centro storico, al
lavoro che stiamo facendo su mercati e turismo”.
Secondo quanto previsto dal regolamento, è vietato
l’insediamento di nuove attività di commercio al dettaglio del settore
alimentare e somministrazione nel centro storico, se non vengono
rispettate alcune prescrizioni. Tra queste, l’obbligo di mettere in
vendita o somministrare prodotti di filiera corta o comunque tipici del
territorio e della tradizione storico culturale della città di Firenze e
della regione Toscana.
È filiera corta “il percorso economico di un prodotto dallo stadio iniziale della produzione a quello finale dell'utilizzazione”, con al massimo due intermediari commerciali tra il produttore e il consumatore e con la produzione realizzata in Toscana.
Per i prodotti tipici si fa riferimento al catalogo della
Regione Toscana, che comprende prodotti di qualità dell’agroalimentare
toscano certificati con i marchi europei di denominazione di origine
protetta e indicazione geografica protetta e al catalogo dei
prodotti agroalimentari tradizionali.
È prevista la possibilità di deroga su presentazione di singoli
progetti che saranno valutati caso per caso da una apposita commissione
tecnica.