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Muti sul podio del Maggio con i Wiener

Nel segno del sinfonismo ottocentesco il Maggio Musicale fa ambo di eccellenze artistiche con la Filarmonica di Vienna diretta da una bacchetta magica

Uno dei più grandi direttori della scena mondiale, il maestro Riccardo Muti, e una delle orchestre più acclamate e importanti al mondo, i Wiener Philharmoniker insieme sul palcoscenico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per il concerto in programma lunedì 10 maggio con inizio alle 20: è un ambo di grande eccellenza artistica quello totalizzato dall’83° edizione del Festival del Maggio Musicale. 

La bacchetta magica del Maestro Muti è a Firenze per il secondo appuntamento italiano della tournée con la prestigiosa Orchestra viennese, assente da Firenze dal 2016. Una lunga, intensa, ricca storia lega il maestro Muti e il Maggio Musicale Fiorentino, di cui è stato direttore principale e direttore musicale dal 1968 (debuttò con Svjatoslav Richter) al 1980, esperienza che aprì di fatto – come afferma il Maestro stesso – la sua carriera internazionale. E la cronologia di questi ultimi anni non fa che confermare il saldo e affettuoso, vicendevole, legame di Riccardo Muti con il Maggio, teatro dove il Maestro ha continuato a salire sul podio alla guida della sua Orchestra Cherubini o alla testa del Coro e dell’Orchestra del Maggio o alla direzione della Chicago Symphony Orchestra di cui il Maestro è direttore principale.

Il programma di lunedì sera è interamente dedicato al sinfonismo ottocentesco. Si inizia con l’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt opera 27 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, poi si prosegue con la Sinfonia n. 4 in re minore opera 120 di Robert Schumann per concludere con la Sinfonia n. 2 in re maggiore opera 73 di Johannes Brahms.