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Muratore cadde da 5 metri, condannati i titolari

In seguito all'incidente, avvenuto nel novembre del 2011 per il restauro della chiesa di Badia a Settimo, l'uomo non più lavorare

Quando precipitò dalla scala a pioli sulla quale si trovava per smontare i tiranti in acciaio, il muratore che oggi ha 51 anni, riportò traumi molto gravi. L'incidente avvenne il 28 novembre 2011 durante il restauro della facciata della chiesa di Scandicci. Nel tempo all'uomo è stato riconosciuto un pesante danno biologico, inoltre per le conseguenze della caduta da allora non può più lavorare. 

Ora i suoi datori di lavoro sono stati condannati in libertà controllata dal giudice Giampaolo Boninsegna. Si tratta di due fratelli, uno dei quali è architetto, soci nella stessa impresa edile. I due sono stati condannati a 1 anno e a otto mesi con pena sospesa.

Tutti e due sono imputati a vario titolo di lesioni gravissime e di mancato rispetto delle normative sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Entramvi dovranno anche risarcire i danni alle parti civili. Per il momento il giudice ha stabilito provvisionali da 50mila euro allo stesso muratore e di 171mila euro a favore dell'Inail.

Secondo gli avvocati della difesa, il muratore era esperto del mestiere e non avrebbe avuto motivo di usare la scala a pioli perché avrebbe dovuto aspettare l'arrivo di un'autogru che stava arrivando al cantiere proprio per eseguire l'operazione durante la quale è avvenuto l'incidente.