Attualità

Movida, il bagno gratuito è un buco nell'acqua

Nel fine settimana la movida non ha dato tregua ai residenti che fino all'alba hanno assistito alle scorribande degli avventori tra le cantonate

Il vespasiano arrangiato resta la toilet preferita dagli avventori della movida fiorentina, a testimoniarlo sui social sono stati ancora una volta i residenti svegliati ed innervositi sino alle prime luci del mattino. Se il bagno non c'è è un problema, se c'è è comunque un problema. Come se ne esce?

Nonostante l'accordo raggiunto tra l'amministrazione, i commercianti ed i gestori dei servizi igienici di Santo Spirito, piazza simbolo della vita notturna nell'Oltrarno, non ci sarebbero stati miglioramenti nella vivibilità del quartiere e dire che tutto è iniziato dalla richiesta dei bagni pubblici tanto da creare su Facebook addirittura un gruppo per chiedere i gabinetti chimici in piazza al quale si sarebbero poi affiancati i gruppi per il rispetto della quiete notturna.

Alla vigilia del fine settimana appena trascorso l'assessore al Decoro, Alessia Bettini, ha reso noto su Twitter "Da stasera si allunga fino alle 4 l’orario di apertura gratuita dei bagni in Santo Spirito il giovedì, venerdì e sabato". Una conquista. Invece no. 

Il prolungamento di orario ha creato polemiche anziché conforto perché sarebbe stato interpretato come un'autorizzazione implicita ad intrattenersi in piazza per più tempo rispetto alle 2 di notte, orario stabilito in un primo momento. 

Il problema è che i bagni pubblici, aperti e gratuiti fino alle 4, sarebbero comunque una seconda scelta rispetto alle cantonate dei palazzi coperte dalle automobili ed usate per le necessità fisiologiche da espletare da soli o in compagnia di un palo, destinato a fare da paravento al momento del bisogno.