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Movida alla prova Covid, scattano le contromisure

I titolari delle attività di somministrazione si sono riuniti per adottare delle contromisure che possano garantire l'apertura dei locali su strada

Sono preoccupati gli imprenditori della ristorazione fiorentina perché a rischio c'è la sopravvivenza delle singole attività di somministrazione, colpite duramente dalla chiusura prolungata ed oggi messe alla prova dalla Movida che al tempo del Covid 19 non consente più assembramenti.

I residenti sono sul piede di guerra, hanno già segnalato le zone a rischio ed hanno lanciato una petizione per chiedere maggiori controlli (vedere articoli collegati), mentre il fenomeno in tutta Italia ha subito una attenzione particolare che ha portato ad interventi drastici con chiusure e contingentamenti.

Presso la sede della Confcommercio di Firenze è stato organizzato un incontro fra i rappresentanti dei pubblici esercizi del centro storico e le agenzie di vigilanza privata, per redigere con il coordinamento delle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti un piano strategico che garantisca standard sicuri al divertimento all’aperto. Il piano sarà poi presentato al Prefetto di Firenze.

A coordinare la riunione il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, il presidente della Confcommercio Firenze Aldo Cursano, il presidente del Silb-Confcommercio della provincia di Firenze Riccardo Tarantoli, il presidente della Confesercenti Firenze Santino Cannamela con il responsabile per la città di Firenze, Lapo Cantini.

"I locali fiorentini ce la mettono tutta per garantire un divertimento a prova di Covid-19 ma la collaborazione dei clienti nel rispetto delle regole è e sarà fondamentale! L’emergenza sanitaria non è passata, purtroppo. Agiamo responsabilmente per non tornare indietro alla chiusura totale".