Fisico curioso, docente stimolante ed esigente con talento speciale per l'elettronica: è il ritratto di Giuliano Parrini tracciato dall'ateneo fiorentino che ne annuncia la morte esprimendo cordoglio.
Classe 1941, nato a Firenze, Parrini era associato di esperimentazioni di fisica. Aveva iniziato la sua carriera accademica nell'ateneo fiorentino alla fine degli anni '60, diventando poi associato nel 1980: ha insegnato fino al 2011.
Dopo i primi lavori svolti al Cern - organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra, in Svizzera - in esperimenti basati su camere a bolle, è stato un pioniere nell'uso dei rivelatori a silicio per la fisica delle alte energie.
Al Cern, ricostruisce l'università di Firenze in una nota, ha contribuito alla progettazione e costruzione del rivelatore di vertice di Aleph, il primo con silici a strisce doppia faccia, per poi dare, agli inizi degli anni 2000, il suo contributo essenziale al tracciatore al silicio di Compact Muon Solenoid, Cms, uno dei più grandi rivelatori di particelle e infrastruttura di importanza fondamentale per la successiva scoperta del bosone di Higgs.
"Fisico curioso e dai molteplici interessi, docente esigente e stimolante, possedeva un talento speciale per l'elettronica che gli ha consentito di progettare e supervisionare con successo i sistemi di alimentazione dei rivelatori", conclude la nota.