Cronaca

Strage Erasmus, nuovo ricorso dei familiari

Nel mirino dei legali delle famiglie delle vittime italiane, tre delle quali toscane, di nuovo l'autista del pullman: "Era stanco e cardiopatico"

Le tre vittime toscane: Valentina Gallo, Lucrezia Borghi, Elena Maestrini

I legali delle famiglie delle vittime italiane hanno depositato un ricorso contro l'archiviazione del giudice Eduardo Josè Navarro del tribunale di Amposta sul terribile incidente stradale avvenuto in Catalogna il 20 marzo 2016, dove 13 giovani morirono a bordo di un bus.

Sette furono le vittime italiane, tre le studentesse toscane morte: Elena Maestrini, 21 anni di Gavorrano; Lucrezia Borghi, 22 anni di Greve in Chianti; Valentina Gallo, 22 anni, di Firenze.

Nel ricorso si fa presente che "L'autista del pullman dell'Erasmus su cui morirono 13 universitari in Catalogna il 20 marzo 2016 non decise di fermarsi nonostante l'insorgere dei primi sintomi di stanchezza, e così mise in pericolo l'incolumità di decine di persone a bordo: un difetto di diligenza, reso ancor più grave dal fatto che lo stesso autista è risultato affetto in passato da una cardiopatia ischemica per esiti di legionellosi". 

I legali si sono basati sulle indagini della polizia catalana prendendo in esame anche le testimonianze dei passeggeri superstiti e gli accertamenti che "Dimostrano che la causa dell'incidente è imputabile alla stanchezza e alla sonnolenza dell'autista". 

Gli accertamenti tecnici avevano infatti escluso avarie al sistema meccanico e ai freni del bus. 

Per le famiglie c'è dunque "Colpa grave e negligenza dell'autista e il processo va riaperto".