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Migranti, il Comune pronto allo sgombero

Pugno duro del sindaco Nardella dopo l'occupazione del palazzo dei gesuiti da parte delle persone che vivevano nel capannone bruciato a Sesto

La sorte dei migranti che martedì hanno occupato il palazzo di proprietà dei gesuiti in via Spaventa è ancora incerta. Di certo, per il momento, c'è il nuovo comitato per l'ordine e la sicurezza convocato domani con il prefetto e tutti i sindaci dell'area metropolitana fiorentina. 

Il sindaco Dario Nardella non usa mezzi termini e sfodera il pugno duro: "Siamo di fronte ad una occupazione abusiva, come quella di Sesto: tale è anche l'occupazione del palazzo dei gesuiti - ha detto Nardella - abbiamo ribadito che siamo disponibili a dare loro una sistemazione provvisoria, così come siamo anche pronti con le forze dell'ordine allo sgombero, per il quale tuttavia è necessaria la richiesta del proprietario dell'immobile". Vale a dire i gesuiti che comunque, già martedì hanno sporto denuncia per l'occupazione dell'immobile. 

"Detto questo - ha aggiunto il sindaco - è inaccettabile che si parli di diritto alla casa ma poi non si rispettino le regole". Per Nardella, "i somali devono rispettare le leggi dello Stato come tutti i cittadini. Noi non possiamo dare gratuitamente delle case perfino tenendoli tutti e 90 insieme come chiedono, faremmo un'ingiustizia verso tutti gli altri cittadini italiani o immigrati, che hanno gli stessi diritti. Solidarietà e accoglienza devono andare insieme alla legalità. Su questo come sindaco di Firenze non transigo". 

Per questo, ha aggiunto Nardella, "il prefetto, d'accordo con me, ha convocato per domani alle 12 un Cosp urgente con tutti i sindaci del territorio, perché si confermi la disponibilità di tutte le istituzioni a dare un supporto di emergenza a questi somali". Persone che, ha voluto ribadire Nardella, "non sono richiedenti asilo ma immigrati, che vivono e, molti di loro, lavorano in questo paese e in quanto tali devono rispettarne le leggi".