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Meno bus in zona rossa, sindacati furiosi

La riduzione delle corse metterebbe a rischio il personale che si ritroverebbe in eccedenza. I sindacati chiedono di confermare le frequenze attuali

Ataf, l’azienda del trasporto su gomma dell'area fiorentina, ha comunicato la riduzione del servizio bus in relazione all'ingresso in zona rossa della Toscana mandando i sindacati su tutte le furie.

Si tratterebbe di circa 50-60 turni di lavoro al giorno in meno secondo una stima della Rsu di Ataf che ha inviato una lettera a istituzioni e azienda.

La Rsu di Ataf esprime "Perplessità e contrarietà a tale decisione. Soprattutto, per l’esperienza concreta di questi lunghi mesi di pandemia, riteniamo assolutamente inopportuna e controproducente nei confronti della lotta alla diffusione del virus covid-19, la riduzione del servizio in una fase così critica dei contagi. A livello lavorativo non siamo disposti ad accettare una riduzione che, oltre agli importanti rischi sanitari per un ambiente delicato come quello del TPL, va ad impattare sui lavoratori creando conseguentemente eccedenze di personale con assegnazioni forzate di giornate di assenza da lavoro/ferie".

"Chiediamo di mantenere un livello di servizio alto, affinché vengano garantiti a bordo il corretto distanziamento sociale e il rispetto delle capienze attuali. In caso di lieve riduzione del servizio, qualora ci fosse personale in eccedenza rispetto alla turnazione del servizio pieno, chiediamo che questo venga assegnato a turni di riserva utilissimi per far fronte alle criticità che si creano e non messo arbitrariamente in assenza/ferie d’ufficio, anche in previsione della riduzione del servizio del periodo estivo" ha concluso la rappresentanza sindacale.

Massimo Milli membro Rsu della Faisa Cisal ha commentato "Sarebbe un grave errore ridurre il servizio in un momento così delicato. Per garantire la salute di conducenti e passeggeri occorre garantire la disponibilità dei mezzi in circolazione. Senza contare che i turni in meno corrispondono ad autisti in meno e dopo essere stati sempre in prima linea sarebbe una beffa impossibile da tollerare".

Michele Lulurgas membro Filt Cgil ha aggiunto “Trovo del tutto assurdo ed irresponsabile, in questa fase della pandemia, andare a tagliare il servizio, peraltro con le motivazioni della zona rossa: già nel mese di Novembre e Dicembre la Toscana è stata in zona rossa, e in tal caso non c’è stato nessun taglio del servizio”.