Avevano il marchio contraffatto i frontalini, le batterie e i ricambi per smartphone che i funzionari dell'Agenzia delle Dogane hanno sequestrato a Firenze in un'azienda gestita da un uomo di nazionalità cinese.
Sono per l'esattezza 1.298 i pezzi finiti nel maxisequestro, tutti custoditi in un imballaggio su cui era stato applicato l'adesivo con la scritta 'made in China' in corrispondenza del logo falsificato. Questo avrebbe dovuto evitare grane e controlli.
La denuncia è scattata per il titolare della ditta e un dipendente anche lui cinese. Le accuse sono ricettazione introduzione nello Stato di prodotti contraffatti.