Cronaca

"Marinella Bertozzi fu uccisa con crudeltà"

Chiuse le indagini la Procura di Firenze si appresta a chiedere il rinvio a giudizio del marito della donna massacrata fino alla morte

Per anni l'aveva sottomessa, anche prima di sposarla nel 2013, facendole perdere ogni margine di libera autodeterminazione, riducendola in uno stato di totale soggezione, picchiandola ripetutamente, come confermato dalla perizia affidata dal gip del tribunale di Firenze, fino a provocarne la morte il 30 ottobre dello scorso anno.

Queste le accuse mosse dal pm Sandro Cutrignielli nei confronti di Giacomo Benvenuti, un operaio di 41 anni, di Fucecchio , nei confronti del quale, dopo l'avviso di conclusione indagini la procura fiorentina sta per chiedere il rinvio a giudizio per l'omicidio della moglie, Marinella Bertozzi, 50 anni. 

A chiamare il 118, il 30 ottobre 2014, era stato lo stesso Benevenuti. Ai sanitari aveva riferito di aver trovato, al ritorno da lavoro, la moglie ubriaca e di averli chiamati quando la donna aveva lo sguardo assente e sembrava non rispondere più alle domande. I soccorsi immediati furono inutili e, in un primo momento, il decesso venne catalogato come morte naturale. 

Solo la denuncia del fratello della donna fece aprire un fascicolo e le indagini portarono, nel marzo scorso, all'arresto di Benvenuti. 

Come accertato poi dall'autopsia il decesso era stato causato da shock emorragico dovuto a lesioni a livello addominale che hanno interessato vari organi.

L'uomo l'avrebbe percossa "con immane violenza" con calci, pugni e probabilmente anche con corpi contundenti, causandole numerose fratture e varie emorragie interne. 

I medici rilevarono anche contusioni al cranio e al collo dovute a un possibile tentativo di strangolamento, e al torace, oltre a fratture delle costole. 

Quando morì la donna era sotto l'effetto di alcol e tranquillanti, in cui si era rifugiata per sopportare i soprusi del marito tiranno. Soprusi che duravano da anni, come dimostrato nella perizia affidata dal gip: i medici legali hanno trovato riscontro di numerose vecchie fratture, soprattutto alle coste, alle scapole e alle vertebre.

Dopo nove mesi in carcere, Benvenuti ora è ai domiciliari con il braccialetto elettronico.