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Marina Abramovic ha incontrato il suo aggressore

Con un quadro l'ha colpita incastrandole la testa dentro alla cornice: "Pensavo mi desse un dono. Mi ha spiegato che l'ha fatto per la sua arte"

Marina Abramovic poco dopo l'aggressione subita ieri mattina nel cortile di Palazzo Strozzi ha voluto incontrare l'uomo che l'ha colpita alla testa con un quadro, incastrandole il cranio dentro la cornice.

Il 51enne ceco è stato identificato e poi rilasciato senza essere denunciato. Abramovic non ha riportato ferite. L'aggressione è avvenuta al termine di un appuntamento collaterale alla mostra allestita a Firenze e intitolata The cleaner.

La stessa Abramovic ha parlato dell'incontro con l'uomo che le ha sbattuto violentemente in testa il quadro.

Le guardie hanno subito isolato e bloccato l'uomo. L'artista ha detto di essere rimasta per un po' sotto choc, poi ha chiesto di parlare con il 51enne. Abramovic voleva capire perché l'uomo avesse agito così.

Abramovic, che ha 71 anni, ha detto che pensava che l'uomo le "desse un dono". Alla domanda dell'artista sul perché di quel gesto l'uomo ha risposto: "L'ho dovuto fare per la mia arte. Questa è stata la sua risposta". 

"Ancora non riesco a capire - ha aggiunto dopo - Con la violenza sugli altri non si fa arte. Anche io sono stata una giovane artista non famosa ma non ho mai fatto del male a nessuno".

L'artista ha aggiunto che è "la prima volta che mi succede una cosa del genere". Dopo l'aggressione Abramovic ha raccontato di essere tornata in albergo. Si è fatta una doccia e poi è uscita di nuovo.