Lavoro

Manutenzione strade, sciopero e presidio in piazza

I lavoratori della Società dei Servizi alla Strada hanno incrociato le braccia e organizzato un presidio contro le condizioni e gli orari di lavoro

Sciopero di 24 ore e presidio per i lavoratori dei Servizi alla Strada della città di Firenze che hanno incrociato le braccia ed hanno manifestato davanti a Palazzo Vecchio, presso il cortile della Dogana. Il presidente Sas, Marco Semplici, ha commentato "Sciopero inferiore al 12%" ed ha puntato il dito sui sindacati "Viene da chiedersi se ad essere inaccettabile sia la palese volontà di andare allo scontro che con questa azione di forza hanno dimostrato".

Il presidio organizzato dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti è giunto al termine di una vertenza tra dipendenti e azienda partecipata sul carico di lavoro, in particolare per quanto riguarda orari e mansioni “Richieste sempre più pressanti e i sacrifici della cassa integrazione, non sempre necessaria - è la denuncia dei sindacati - l’azienda sta mostrando di voler cambiare registro diventando più autoritaria. Una lettera di richiamo, la richiesta di una mansione che non gli apparteneval’imposizione di un orario di lavoro, di un foglio da riempire meticolosamente con le attività svolte. Per quasi tutti c’è stata la cassa integrazione, non concordata. Tutti hanno subito un peggioramento nel clima lavorativo, provando anche la sensazione di essere perennemente sotto controllo, con la paura di essere messi fuori. Ci riserviamo di agire in sede legale per comportamento antisindacale”.

“Con un’adesione non superiore al 12% possiamo affermare che i dipendenti hanno dimostrato maggior senso di responsabilità dei sindacati o comunque ne hanno criticato il modo di operare: riteniamo fortemente inopportuno fare un’azione del genere in un momento di emergenza in cui stiamo comunque garantendo tutti i servizi alla nostra Città” così il presidente Marco Semplici ed il direttore generale di Sas, Andrea Garofalo.

“Hanno accusato la società di condizioni di lavoro inaccettabili. Viene da chiedersi se, invece, ad essere inaccettabile sia la palese volontà di andare allo scontro che con questa azione di forza hanno dimostrato - ha sottolineato Semplici - L'azienda ha correttamente attuato tutte le norme in vigore in materia di salute pubblica e sul lavoro, nel pieno rispetto del contratto nazionale vigente e degli accordi aziendali”.

Garofalo ha aggiunto “Stiamo ancora aspettando le proposte sugli importanti accordi (servizi essenziali e reperibilità) per cui i sindacati si erano impegnati a dare riscontro entro i primi di Gennaio, come stabilito nell’ultimo incontro del 17 dicembre. I sindacati non hanno aderito neanche alle proposte di incontro di questa Direzione, disponibile per i giorni 3, 4 e 5 Gennaio. Lo stato di agitazione e il relativo sciopero sono stati proclamati a sorpresa, in un clima di apparente collaborazione”.

"Ci dispiace molto che sia stata persa un’occasione da parte delle rappresentanze sindacali di
proseguire nella costruzione di un rapporto che loro stessi scrivono essere, ad oggi, solo abbozzato e ci auguriamo per il futuro un concreto e fattivo rapporto reciproco con tutte le sigle sindacali. Tutte le criticità verranno affrontate, operando per la salvaguardia occupazionale e per il corretto svolgimento di ogni rapporto lavorativo in essere” hanno concluso presidente e direttore generale.