Attualità

Mamme no inceneritore in piazza per il No

Quattro ore di musica in piazza della Repubblica con il comitato fiorentino contrario al termovalorizzatore in vista del referendum del 4 dicembre

Le Mamme No inceneritore diranno la loro sul referendum costituzionale domani dalle 19 alle 23 in piazza della Repubblica. Lo faranno, spiegano in una nota, con musica e interventi "per raccontare il NO al referendum costituzionale". 

In una nota, il comitato spiega che "la piazza è stata richiesta, per adempimento alla normativa sulle manifestazioni elettorali di Firenze, da Un'Altra Europa per Tsipras". "Il nostro - si legge ancora - è un NO per difendere il diritto dei cittadini a decidere del proprio territorio. Con la riforma del Titolo V della Costituzione le decisioni riguardanti le grandi opere diverrebbero di competenza esclusiva dello Stato, che acquisirebbe anche il diritto di esercitare la clausola di supremazia per scavalcare le scelte degli enti locali. Impianti per la produzione di energia, ad esempio inceneritori, la costruzione di porti e aeroporti e di infrastrutture per i trasporti, come la Tav, diverrebbero decisioni non del territorio ma dello stato centrale". 

"Questo - aggiunge la nota - lede quello che per noi è un diritto imprescindibile, il diritto a decidere del proprio territorio, il diritto alla tutela della propria salute e della qualità della propria vita. Spesso, come a Firenze, queste scelte non sono per il bene della comunità, sono scelte che contrastano con il pubblico interesse".

Quindi la richiesta: "Non vogliamo che lo Stato abbia il diritto di calpestarci. Vogliamo delle istituzioni che guardino alla partecipazione cittadina come a una ricchezza e non come a un fastidio. I cittadini non sono persone da cui difendersi, sono la linfa del nostro tessuto sociale ed economico. Siamo chiamati a votare su un unico quesito referendario che raccoglie una riforma complessa, che tocca profondamente la nostra costituzione. Diciamo il nostro NO, non ci interessano i partiti, ci interessa il merito della riforma, è su questo che voteremo. Supremazia non è democrazia, cambiare per tornare indietro non ci interessa"