Lavoro

Maggio musicale, muro contro muro

Nuovo sciopero contro 28 licenziamenti che però i vertici della Fondazione hanno confermato anche oggi. Mercoledì assemblea dei lavoratori

il nuovo teatro dell'Opera di Firenze

I dipendenti del Maggio musicale fiorentino hanno scioperato per quattro ore mentre era in corso nella sede della Regione l'ennesimo incontro fra i rappresentanti dei lavoratori e i vertici della Fondazione. Al centro del confronto i 28 licenziamenti annunciati da tempo e confermati anche oggi dalla Fondazione di fronte ai sindacati.

"I licenziamenti sono stati confermati senza effettive garanzie sulla tanto sbandierata riassunzione in Ales (agenzia che fa capo al Ministero della cultura, ndr) - ha commentato Cristina Pierattini della Cgil - Noi ribadiamo la nostra contrarietà a tutto questo e vogliamo coinvolgere le istituzioni per non lasciare che la discussione sul destino di questi lavoratori sia affidata a meri tavoli tecnici. Domani spiegheremo ai lavoratori la situazione in assemblea e cercheremo di capire insieme a loro il da farsi".

Dal canto suo la Fondazione ha confermato in una nota la disponibilità ad utilizzare criteri diversi rispetto al passato nella scelta dei lavoratori da licenziare, fermo restando che "il numero degli esuberi resti invariato" e che le organizzazioni sindacali si facciano portatrici di un elenco degli eventuali volontari a lasciare il Maggio comprensivo di tutte le risorse "afferenti ai reparti oggetto di esternalizzazione - si legge nella nota - e delle risorse prossime alla quiescenza".

La Fondazione, per agevolare il buon esito della trattativa in corso, ha assicurato un incentivo di tremila euro per ciascun lavoratore volontario nonché la monetizzazione dell’indennità di preavviso.

"Si conferma altresì la possibilità di ricollocazione delle risorse in uscita presso Ales - si legge ancora nella nota - elemento che costituisce un’opzione oggi certamente concreta ma non ripetibile".

Il prossimo incontro fra le parti è in programma per il 26 gennaio.