Attualità

Maggio, braccio di ferro sulla mobilità

La Cgil chiede risposte sulla sorte dei lavoratori al sovrintendente Bianchi. Il segretario Ghisolfi: "Ci accusa di fare melina e sfugge al confronto"

Guerra aperta sulla procedura di mobilità per trenta addetti del Maggio musicale fiorentino. Il segretario della Slc Cgil Silvano Ghisolfi sostiene in una nota della rsa del teatro che il sovrintendente "non sta rispondendo alle nostre domande e sta sfuggendo ad un confronto vero sulla questione". 

"Dei 15 giorni previsti dagli accordi la prima settimana se ne è andata perché la direzione non aveva correttamente convocato tutti i partecipanti - aggiunge Ghisolfi - il primo incontro utile è stato utilizzato per "informarci" sui corsi di formazione e aggiornamento, che a detta della stessa direzione niente hanno a che vedere con la procedura di mobilità; non sono arrivate risposte né alle domande scritte che avevamo nel frattempo mandato, né a quelle formulate in seguito alla presentazione della volontà dell'esternalizzazione del personale di sala". 

Il sindacalista ricorda infine che il prossimo incontro, "in cui i sindacati dovranno essere informati sull'apertura della procedura di licenziamento degli addetti, è stato calendarizzato per il 27, a due soli giorni dalla scadenza dei suddetti termini, dalle 18.30 alle 19.50: e questo per consentire la partecipazione al concerto, che inizia alle 20. E poi siamo noi che facciamo melina?".