L’Università degli Studi di Firenze rientra come socio privato nella Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. L'annuncio è arrivato oggi dal rettore Luigi Dei e dal sovrintendente del Maggio Francesco Bianchi. La quota sarà di 40.000 euro annui, tranne per il 2016, quando ammonterà a circa 10.000 per coprire l'ultimo trimestre.
L’Ateneo era stato nel 1999 socio fondatore della Fondazione, di cui aveva fatto parte fino al 2012. Si tratta, perciò, della ripresa di una significativa collaborazione istituzionale. Nella scorsa primavera, inoltre, Fondazione e Università hanno siglato una convenzione per incentivare la partecipazione della comunità universitaria alle attività e alle proposte culturali della Fondazione.
In occasione della Notte dei Ricercatori, lo scorso 30 settembre, è stato promosso congiuntamente presso l’Opera di Firenze lo spettacolo “La notte del Bolero. La scienza svela Ravel”.
L'obiettivo è costruire il pubblico della musica sinfonica ed operistica del futuro grazie a spettacoli innovativi, lezioni-concerto, originali chiavi di lettura, privilegiando il rapporto con i giovani. "Non solo con i nostri studenti - ha sottolineato Luigi Dei-, ma anche con quelli delle scuole superiori a cui si rivolgono specifiche iniziative e percorsi promossi dall’Università”.
“La passione – ha aggiunto il sovrintendente Bianchi – nasce dalla conoscenza e dalla partecipazione. Per questo da anni portiamo avanti, devo dire con grande successo, attività e produzioni per le scuole e per le famiglie, prove aperte e visite guidate che coinvolgono ragazzi dai 4 anni in su".
L’anno scorso hanno partecipato 25.000 bambini e, grazie alla ormai famosa Maggio Card, ogni anno quasi 15.000 giovani sotto i 30 anni frequentano abitualmente il nostro teatro con biglietti a prezzo speciale.
Tra i progetti in comune, primo fra tutti una lectio magistralis del Maestro Fabio Luisi, direttore musicale designato della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Si aggiungono appuntamenti anche di tipo didattico con cui sperimentare forme di collaborazione tra le due istituzioni sui temi scienza/musica, arte/musica, poesia e letteratura/musica, vale a dire eventi in grado di richiamare e interessare un pubblico di giovani che non seguono normalmente concerti e opere liriche.
Saranno poi programmate delle prove generali di opere e concerti aperte agli studenti universitari, in orari a loro più congeniali; verranno inoltre attivati dei canali di stage e di formazione in generale.