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Sul lungarno muro di sponda a prova di piena

Cimase e parapetti per 110 metri lungo l'Arno sono stati completamente rifatti in pietra serena e cotto dell'Impruneta. Investimento: 230mila euro

Il sopralluogo

Sul lungarno Corsini il muro di sponda è a prova di piena. Si è infatti concluso anche l’ultimo lotto dei lavori di consolidamento e restauro dell'opera. La manutenzione - progettata, condotta e realizzata a cura del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, con il finanziamento della Regione Toscana - ha avuto l'obiettivo la sicurezza idraulica e la maggior tenuta delle murature in caso di piena.

Nell'intervenire, però, si è colta l'occasione per una completa riqualificazione di uno dei tratti centrali dei lungarni fiorentini, in destra idraulica tra il Ponte alla Carraia e il Ponte Santa Trinita. E stamani ecco il sopralluogo per presentare l'intervento, con il presidente del Consorzio di bonifica Marco Bottino, gli ingegneri Angelica Bruno e Massimo Iannelli, l'assessore regionale alla difesa del suolo Monia Monni e l'assessore comunale all'ambiente Cecilia Del Re.

Nello specifico sono completamente rifatte in pietra serena e cotto dell’Impruneta cimase e parapetti di circa 110 metri di muro di sponda tra Lungarno Corsini e il fiume Arno, per un investimento totale di circa 230mila euro che vanno a sommarsi agli investimenti già realizzati con i precedenti lotti di lavori del 2019 (39mila euro) e 2020 (190mila euro). Totale: 450mila euro in tre anni.