Spettacoli

L'organo della Cattedrale è tornato a suonare

Grande successo per il concerto inaugurale dell’organo della Cattedrale di Firenze, restaurato grazie all’Opera di Santa Maria del Fiore

Oltre 1500 persone hanno partecipato ieri sera al concerto inaugurale per l’ampliamento e il restauro dell’organo della Cattedrale di Firenze, un Mascioni “opus 805”. 

Una lunga coda di persone si è formata in piazza Duomo per oltre un’ora, che hanno atteso pazientemente, sotto la pioggia, il loro turno. 

Dopo la benedizione dell’organo da parte dell’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, il concerto si è aperto con il coro di voci bianche della Cappella Musicale del Duomo di Firenze, i “Pueri Cantores”, ed è proseguito sulle note di Wolfgang AmadeusEugene Gigout, Franz Liszt e uno struggente Francis Poulenc. All’organo Oliver Latry, primo organista della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi e concertista di fama mondiale, accompagnato in un brano da Daniele Dori, e dall’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal maestro di Cappella Michele Manganelli.

Nel suo intervento Il cardinale Giuseppe Betori ha citato Papa Ratzinger che in un suo discorso del 2006, benedicendo il nuovo organo della Alte Kapelle a Regenburg in Germania diceva: "L’organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione. Dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. Inoltre, trascendendo come ogni musica di qualità la sfera semplicemente umana, rimanda al divino".

Grazie al restauro e all’ampliamento dell’organo, il Duomo di Firenze si dota di uno strumento musicale ricco di sonorità e all’avanguardia nella tecnologia, al pari di quelli maestosi delle grandi Cattedrali europee. L’organo, un Mascioni Opus 805, suddiviso in sei corpi sonori, 4 consolles e 7.551 canne, grazie alla sua potenza sonora potrà accompagnare in maniera puntuale le liturgie della Cattedrale.