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"Lo sport è cultura, riaprire stadi e piscine"

Lo ha detto il presidente Figc Gabriele Gravina in Commissione cultura e sport a Palazzo Vecchio. Nel 2020 persi 200mila iscritti al settore giovanile

Gabriele Gravina

Il presidente della Federazione Gioco Calcio, Gabriele Gravina, ha partecipato alla riunione della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio dove è intervenuto facendo il punto sullo stato di salute dello sport italiano.

Il presidente Gravina ha detto “La cultura sta lavorando per cercare di far riaprire teatri e cinema. Lo sport è cultura quindi cerchiamo di lavorare per far riprendere le attività sportive all’interno di palasport, di palestre e di piscine ma, a maggior ragione, occorre lavorare per riaprire gli stadi. Si tratta di impianti all’aperto dove 500/1000 spettatori possono trovare spazio negli impianti più piccoli, mentre in stadi da 60.000 posti se ne possono fare entrare 10.000 di persone. Non credo – ha detto ancora il presidente Gravina – che ci possa essere un grave pericolo per la salute degli spettatori con il rispetto dei protocolli che abbiamo provato sul campo di saper applicare e di saper comunque portare avanti con grande senso di responsabilità, in uno sport, il calcio, che, lo ripeto, si svolge all’aperto".

Gravina ha aggiunto “C’è la volontà di far capire quanto sia importante la pratica dello sport per tutti i giovani che vivono così uno di quei beni primari che in anno è stato perso. Il settore giovanile scolastico contava tra i 650 ed i 700 mila iscritti. Nell’ultimo anno sono stati persi 200 mila iscritti. Mentre il mondo del calcio professionistico continua a mantenere numeri alti il mondo del calcio dilettantistico ha cominciato a perdere pezzi. Ed il calcio dilettantistico è alla basa della piramide del calcio italiano. Anche la chiusura degli stadi non ha giovato alla situazione”.

Gravina ha ricordato di aver scritto sia al presidente Draghi che al presidente Conte, per "le urla che sono giunte a Roma, da Firenze, da Joe Barone e da Commisso, che si sono sentiti penalizzati nel non poter realizzare quella casa, quell’agorà, che dovrebbe mettere insieme, rendere fruibile l’evento sportivo quotidianamente, ovvero il nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli”.

 Gabriele Gravina si è infine detto “favorevole alla realizzazione di un Museo della nazionale italiana, del calcio fiorentino e della Fiorentina all’interno del nuovo stadio Artemio Franchi. Dare spazio alla storia della nostra Nazionale sarebbe un veicolo importante per la cultura sportiva. Ne ho parlato col sindaco col quale abbiamo convenuto che occorrerà promuovere il museo affinché possa essere conosciuto dai milioni di turisti che vengono a Firenze. Sarebbe bello che i turisti passassero dalla visita alla Galleria degli Uffizi al Museo del calcio italiano nel nuovo Franchi” ha concluso.