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Liberazione e lavoro, in piazza anche la Gkn

Alla cerimonia per la Liberazione di Firenze si è parlato anche di lavoro e crisi aziendali ai tempi della pandemia con la vertenza Gkn di Campi Bisenzio

Le celebrazioni ufficiali della Liberazione si sono tenute sull’arengario di Palazzo Vecchio, aperte con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione dell’Inno di Mameli e l’inno nazionale della Repubblica italiana. Oltre alla cerimonia per i 77 anni dalla Liberazione della città anche uno sguardo sul mondo del lavoro ad iniziare dalle crisi aziendali come quella della Gkn di Campi Bisenzio ed i suoi 422 dipendenti licenziati.

In piazza della Signoria sono intervenuti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, un rappresentante della Gkn, la presidente dell’Anpi Firenze Vania Bagni e i sindaci di alcuni Comuni, che sono stati teatro delle stragi nazifasciste: prenderanno la parola i primi cittadini di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti, di Marzabotto Valentina Cuppi, di Stazzema Maurizio Verona e di Monsummano Terme Simona De Caro. Le celebrazioni si sono concluse con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione del canto popolare ‘Bella ciao’.

L’accesso alla cerimonia in piazza della Signoria è stato consentito esclusivamente ai soggetti muniti di certificazione verde Covid-19. 

Le celebrazioni sono state aperte alle 7 con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo, su Palazzo Vecchio che fu suonata l’11 Agosto del 1944 da Franco Budini, un vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento posto in piazza della Signoria, per chiamare i fiorentini a raccolta per la battaglia e la liberazione di Firenze. L’elmo indossato questa mattina dal vigile del fuoco presente sulla Torre di Arnolfo, è lo stesso che utilizzò Franco Budini nel 1944.