Attualità

Liberazione, tre religioni unite nella memoria

Celebrazioni in ricordo dell'11 agosto 1944, giorno in cui la città fu liberata dall'occupazione nazifascista, dedicate all'unione tra le religioni

L'11 agosto 1944 Firenze fu liberata e il suono della Martinella annunciò al popolo fiorentino la fine dell'occupazione nazifascista.

Da piazza dell'Unità d'Italia, dove si è tenuta la cerimonia con le autorità militari e religiose, un corteo si è snodato verso Palazzo Vecchio, dove sono proseguite le celebrazioni alle quali hanno partecipato anche il il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, la'assessore regionale Stefania Scacardi e Jospeh Levi, rabbino di Firenze.

Presenti moltissimi partigiani e cittadini aderenti all'Anpi, Assocciazione partigiani d'Italia, con in prima fila il presidente provinciale e partigiano Silvano Sarti. Il ricordo è andato alla figura del partigiano Giorgio Pacini, scomparso lo scorso maggio, rappresentante di quella generazione straordinaria a cui dobbiamo la nostra libertà.

Poi la cerimonia si è spostata a Palazzo Vecchio, l'incontro "Il contributo delle confessioni religiose per una convivenza civile e democratica"

Con gli Interventi di Joseph Rav Levi, Rabbino capo di Firenze, Izzedin Elzir, Imam di Firenze, monsignor Andrea Bellandi, vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze.