Attualità

Memoria, le pietre d'inciampo per non dimenticare

Posate a Firenze le pietre ideate dall'artista Gunter Demnig davanti alle abitazioni di chi fu deportato nei campi di sterminio nazisti e non tornò

Piccole pietre, quadrati di ottone della dimensione di un sanpietrino posati davanti alle abitazioni delle vittime delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti. Sono le pietre d'inciampo che l'artista tedesco Gunter Demnig ha ideato e posato anche a Firenze, in via del Gelsomino, in via del Proconsolo, in via Ghibellina e in piazza Donatello. Fino al 23 gennaio a Firenze ne saranno posate 24, in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria.

Sopra alle pietre, posate alla presenza dei familiari delle vittime delle deportazioni nei campi di sterminio, i nomi di chi non fece mai ritorno, la data della cattura e, quando si conosce, quella della morte.

Per ora sono state poste settantacinquemila pietre d'inciampo in ventisei paesi dalla Norvegia alla Grecia, anche in Russia per non disperdere la memoria dell'orrore delle deportazioni.