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Le fioriere anti terrorismo tirate a lucido

Dopo l'installazione operai al lavoro in via Martelli per restaurare le sedute rotte. Ora tocca ai vivaisti. Primi vasi anche in via Calzaiuoli

Diventeranno come nuove le quattro fioriere antiterrorismo che dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura sono state piazzate in via Martelli oltre i pilomat che regolano l'accesso dei veicoli. Quando sono state installate, infatti, le sedute apparivano sbreccate e le piante trasandate. Piante che stamattina sono state rimosse, mentre i tecnici si sono messi al lavoro per restaurare le parti sciupate.

Per il momento sulle sedute è stata passata una mano di vernice bianca. A breve, poi, è atteso l'arrivo dei vivaisti che dovranno installare le nuove piante. Intanto in via dei Calzaiuoli sono state sistemate le prime due fioriere delle dodici previste.

I grandi vasi in terracotta fanno parte delle misure antiterrorismo adottate nel capoluogo toscano per evitare possibili attentati messi a segno con la strategia delle auto o dei camion lanciati sulla folla tristemente sperimentata a Nizza, Stoccolma, Londra e pochi giorni fa a Barcellona. L'obiettivo, come è stato detto dai partecipanti alla riunione non è quello di blindare le strade chiudendole del tutto ma di metterle in sicurezza costringendo i mezzi di passaggio a percorsi a zig zag