Attualità

Le Case del Popolo rischiano di restare chiuse

Circa 3000 iniziative annullate o sospese ed una stima di 500 mila euro settimanali di mancati incassi, sono i dati dei 236 circoli fiorentini

L'emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha colpito anche le Case del Popolo e le associazioni affiliate ad Arci Firenze "Per più dell’80 per cento dei 252 dipendenti dei Circoli Arci di Firenze è stata richiesta l’attivazione della cassa integrazione" lo ha reso noto l'Arci.

Dal 18 Maggio i circoli hanno potuto riaprire, alcuni hanno aperto soltanto dal 1° Giugno ma "Ancora oggi molte sono le basi associative impossibilitate a riaprire. Alcune Case del Popolo, messe di fronte alla concreta possibilità di chiudere definitivamente, hanno scelto la strada del crowdfounding per raccogliere quei fondi necessari alla riapertura" ha spiegato il presidente di Arci Firenze, Jacopo Forconi. 

L'Arci ha sottolineato "Le Case del Popolo sono state fra i primi luoghi a chiudere i propri spazi ed i volontari Arci hanno dato il loro contributo nei momenti più difficili dell'emergenza, attivando nel complesso circa 150 iniziative di volontariato in tutta la provincia di Firenze: consegnando la spesa e i farmaci a domicilio alle persone più bisognose, allestendo le spese sospese, attivando alcuni sportelli telefonici e online dedicati al supporto legale, psicologico e di mediazione dei conflitti, oltre che relativo a problematiche correlate all’orientamento sessuale o all’identità di genere; raccogliendo donazioni per le strutture della sanità territoriale e per la protezione civile, dando vita a gruppi di acquisto collettivo per il supporto dei piccoli negozianti di quartiere e di paese; producendo arte e cultura online con dirette, rassegne musicali e interventi di vario tipo".